Due inedite lettere del 1460, inviate da Siena da Bartolomeo Bonatti ai Gonzaga di Mantova che egli serviva, descrivono la Pasqua e i cerimoniali condotti da papa Pio II. Le vivaci fonti archivistiche descrivono le usanze della curia papale, allora presente nella città toscana. Tra i paramenti esposti nell'occasione, uno è descritto come un tessuto molto particolare, dipinto da fra Filippo Lippi. L'articolo trascrive e analizza le lettere, il loro contenuto e il loro contesto, e formula alcune ipotesi su quest'opera precedentemente ignota di Lippi, al quale fu commissionata da papa Niccolò V; il paramento si riesce a rintracciare in alcuni successivi inventari del XV secolo, ma oggi risulta perduto.
Indice
Laura Cavazzini e Vera Cutolo
Lungo l'Aurelia: un nuovo protagonista della scultura gotica nelle terre del marmo
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Roberto Bartalini
Duccio: due frustoli documentari inediti (con una nota sulla cosiddetta 'Madonna' Gualino)
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Emanuele Zappasodi
“Pinxit Bartholomeus Caporalis de Perusio”. Un altro tassello per la pala dei Cacciatori di Castiglione del Lago
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Renzo Fontana
Enea Vico come modello per Domenico Brusasorzi in palazzo Chiericati a Vicenza
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Mattia Barana
Siena: The Rise of Painting, 1300-1350. Le mostre di New York e Londra
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Alessandro Bagnoli
Gli affreschi trecenteschi della cappella Agazzari nella chiesa di San Martino a Siena e le loro vicende conservative
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