Nel 1487 il pittore perugino Bartolomeo Caporali dipinse una pala per i Cacciatori di Castiglione del Lago, destinata all'antica pieve di Santa Maria Maddalena. Nel corso del Settecento la tavola fu divisa in nove frammenti, schizzati nel 1864 – poco prima della loro dispersione – da Giovanni Battista Cavalcaselle in due fogli conservati nella Biblioteca Marciana di Venezia. Il contributo ripercorre nel dettaglio l'articolata vicenda conservativa della pala e rende noto per la prima volta un frammento a essa appartenente, raffigurante 'San Rocco', che, con valide ragioni, si può credere acquistato negli anni sessanta dell'Ottocento da Kurd von Schlözer, allora segretario della legazione prussiana a Roma. Lo studio di questa pala si inserisce entro un più ampio riesame dell'attività di Caporali. A ritroso, se ne ripercorre rapidamente la stagione precedente, segnata dalla collaborazione stabile con Benedetto Bonfigli e dalla quale sono espulsi alcuni frammenti di predella, qui dirottati nel catalogo dello sfuggente 'Maestro della Pietà di San Costanzo'.
Indice
Laura Cavazzini e Vera Cutolo
Lungo l'Aurelia: un nuovo protagonista della scultura gotica nelle terre del marmo
vai all'articolo » 3-25
vai all'articolo » 3-25
Roberto Bartalini
Duccio: due frustoli documentari inediti (con una nota sulla cosiddetta 'Madonna' Gualino)
vai all'articolo » 48-51
vai all'articolo » 48-51
Emanuele Zappasodi
“Pinxit Bartholomeus Caporalis de Perusio”. Un altro tassello per la pala dei Cacciatori di Castiglione del Lago
vai all'articolo » 52-60
vai all'articolo » 52-60
Renzo Fontana
Enea Vico come modello per Domenico Brusasorzi in palazzo Chiericati a Vicenza
vai all'articolo » 68-71
vai all'articolo » 68-71
Mattia Barana
Siena: The Rise of Painting, 1300-1350. Le mostre di New York e Londra
vai all'articolo » 72-75
vai all'articolo » 72-75
Alessandro Bagnoli
Gli affreschi trecenteschi della cappella Agazzari nella chiesa di San Martino a Siena e le loro vicende conservative
vai all'articolo » 76-94
vai all'articolo » 76-94
