Una proposta per le tavole di Ambrogio Lorenzetti provenienti dalla chiesa fiorentina di San Procolo

Victor M. Schmidt
Le Gallerie degli Uffizi conservano cinque tavole di Ambrogio Lorenzetti provenienti dalla chiesa di San Procolo a Firenze. Le tre tavole con la'Madonna col Bambino e i Santi Nicola e Procolo' erano in origine elementi di un trittico, datato 1332. Le due tavole verticali con quattro 'Storie di San Nicola' affiancavano in origine un pannello centrale che presumibilmente conteneva un'immagine del Santo. San Nicola occupava nel trittico il posto d'onore, trovandosi alla destra della Madonna, ed è inoltre il protagonista delle scene nelle due tavole istoriate. Questa circostanza suggerisce che le cinque tavole degli Uffizi fossero originariamente concepite per decorare un altare dedicato a San Nicola, o per essere più precisi: i due gruppi di dipinti dovevano formare un unico insieme costituito da una pala d'altare e da un paliotto (vale a dire un antependium), secondo una tradizione diffusa in tutta Europa nel corso del Medioevo.


La cornice del trittico è in gran parte perduta, ma un'idea del suo aspetto è fornita da una delle 'Storie', l''Ordinazione di San Nicola a vescovo di Myra', che mostra un polittico a tre scomparti posto su un altare coperto da un drappo (o antependium) rosso rifinito da un aurifrisium. Di un certo interesse è anche il fatto che la larghezza degli scomparti laterali del trittico, senza le cornici, corrisponde a quella della superficie dipinta delle 'Storie' (circa 41,5 cm).


Nella stessa scena con l''Ordinazione di San Nicola' due particolari contribuiscono ulteriormente a suggerire che i due gruppi di tavole formassero un tempo un insieme. Il polittico ivi raffigurato mostra San Giovanni Evangelista a sinistra e San Giovanni Battista a destra della Madonna, gli stessi Santi rappresentati anche nei pinnacoli del trittico reale; inoltre, i due vescovi a sinistra e a destra dell'altare sembrano richiamare i Santi Nicola e Procolo del trittico.


Occorre tuttavia notare un'anomalia. Di solito i paliotti dipinti sono costituiti da assi congiunte orizzontalmente, mentre in questo caso le scene narrative sono eseguite su tavole di formato verticale. I fori dei perni sulla destra di una tavola e sulla sinistra dell'altra indicano che esse erano assemblate a uno scomparto centrale oggi perduto. Presumibilmente l'insieme doveva essere ispirato a una struttura tripartita e doveva ricordare un polittico in cui ogni scomparto consisteva in una tavola separata. Nel catalogo di Ambrogio figura qualche altra opera dalla struttura altrettanto singolare, come il trittico proveniente da Badia a Rofeno (oggi nel Museo Civico Archeologico e d'Arte Sacra Palazzo Corboli ad Asciano) o il polittico probabilmente destinato al convento di Santa Maria Maddalena fuori Porta Tufi a Siena (le cui parti superstiti si trovano nella Pinacoteca Nazionale).

Indice

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