Tre proposte per Giusto Fiammingo, alias Joost de Pape, e qualche riflessione per la sua identificazione

Giovanni Morciano
Il presente contributo si propone di approfondire la complessa figura di Giusto Fiammingo, pittore attivo a Roma nella prima metą del Seicento e legato alla corrente naturalista. A partire dalla celebre attribuzione del 'Maestro degli Angeli Pallavicini' formulata da Federico Zeri nel 1959, la critica ha a lungo dibattuto sull'identitą di questo artista enigmatico. Attraverso l'analisi di due documenti inediti e la proposta di nuove attribuzioni a Joost de Pape, il presente studio intende offrire un contributo originale alla ricostruzione della biografia artistica di Giusto, suggerendo una possibile soluzione all'annoso quesito sulla sua identitą.

Indice

Vera Cutolo Duecento postantelamico:per il 'Maestro dei Mesi di Ferrara'
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Ilaria Bichi Ruspoli Ascanio Covatti, virtuoso scalpellino cortonese nella Siena di primo Seicento. L'esaltazione del marmo fra identitą sfuggenti, sperimentazioni tecniche e interferenze di ruoli
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Anna Maria Riccomini Le raccolte archeologiche torinesi nel diario di Luigi Lanzi (1794): il Museo di Antichitą, le collezioni dell'abate Carlo Antonio Pullini e del commendator Modesto Genevosio
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Enea Abbaticchio Una proposta per Francesco Fanelli: il busto di Ettore Vernazza nella sede del Consiglio Notarile di Genova
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Bruno Carabellese Il ciclo di affreschi dei Carracci a palazzo Magnani: una possibile fonte per Diego Velįzquez durante il suo primo viaggio in Italia
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Giovanni Morciano Tre proposte per Giusto Fiammingo, alias Joost de Pape, e qualche riflessione per la sua identificazione
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