Incrementi per Niccolò di Cecco del Mercia

Roberto Bartalini
Attivo nel 1359-1360 al pulpito marmoreo per l'ostensione della Cintola della pieve di Prato, il lapicida senese Niccolò di Cecco del Mercia è ancora oggi una figura fuori fuoco, del quale è noto soprattutto il prolungato impegno nella fabbrica del duomo di Siena. Se ne può ora ricomporre in modo più articolato la carriera ed è possibile identificare alcune delle sculture realizzate al duomo di Siena nel 1356. Sono questi i punti di partenza per riconoscere altri suoi intagli lapidei e provare a tratteggiarne meglio la fisionomia di scultore.

Indice

Giovanni Colzani 'Afrodite che si toglie il sandalo': una sequenza di copie in piccolo formato
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Gianluca Amato Il 'Giovane platonico' di Bertoldo di Giovanni, ovvero il 'Ritratto di Giovanni Cavalcanti', “amico unico” di Marsilio Ficino
vai all'articolo » pp. 16-67
Roberto Bartalini Incrementi per Niccolò di Cecco del Mercia
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Alessandra Peroni “Sì ho iurato”: una promissio pubblica graffita di Jacopo della Quercia?
vai all'articolo » pp. 77-83
Giacomo Alberto Calogero A proposito di un nuovo libro su Giovanni Bellini
vai all'articolo » pp. 84-101
Marco Fagiani Il Riccio e Bartolomeo Coda a Monte Oliveto Maggiore: cronologie, nuove proposte e alcune considerazioni sulle scelte della committenza
vai all'articolo » pp. 102-110
Alessandro Brogi Il 'San Pasquale Baylon' di Giuseppe Maria Crespi: un disegno inedito per un'incisione fraintesa, ancora un esempio di generosità paterna
vai all'articolo » pp. 111-118