Enrico Costa a Bogotį. Sulle tracce di un desaparecido della storia dell'arte

Miriam Giovanna Leonardi
Il riconoscimento di una “insuperata connoisseurship” compiuto da Bernard Berenson nei confronti dell’amico Enrico Costa (1867-1911) non doveva essere un’esagerazione dettata da una speciale confidenza, se anche Giovanni Morelli, dopo averlo incontrato, lo aveva raccomandato al discepolo Jean Paul Richter, dichiarandolo meritevole di una speciale attenzione. Questo articolo intende restituire almeno qualche tratto della figura di Costa e del suo operato, soffermandosi in modo particolare sui dodici anni da lui trascorsi a Bogotá, dove era diventato docente presso la Scuola di Belle Arti, oltre che membro della prestigiosa Accademia di Belle Arti, istituita nel 1902. La sua presenza nella capitale colombiana resta impressa in alcuni documenti, ma più ancora nel significativo atto critico da lui compiuto acquistando tre opere di Cézanne in Europa entro gli anni novanta dell’Ottocento, e mostrandole agli allievi della Scuola, in un contesto ancora fortemente ancorato alla pittura accademica. Ed è stato di nuovo un dipinto, il ‘Ritratto di María Costa de Suárez’ conservato presso il Museo Nacional di Bogotá, a servire da traccia per la ricostruzione dell’illustre genealogia italo-americana “di uno dei critici d’arte più profondi e più personali” del suo tempo (Carlo Gamba).

Indice

Laura Ambrosini Sui rapporti tra la ceramica falisca e il Gruppo Clusium attraverso lo studio degli askoi ornitomorfi
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Alessandro Bagnoli La 'Resurrezione di Cristo' di Francesco Botticini per la compagnia del Corpus Domini a Poggibonsi
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Marie-Ange Causarano Diffusione e utilizzo degli strumenti a lama dentata nel territorio senese tra XII e XIII secolo
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Raffaele Marrone Due dossali per una chiesa. Sulla committenza degli Umiliati a Pistoia e l'allestimento figurativo della domus di Santa Maria Maddalena
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Roberto Bartalini L'attivitą di Michele di Nello al duomo di Siena e il 'Crocifisso' di San Pier di Sotto a San Casciano in Val di Pesa
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Alessandro Angelini Francesco Maria II della Rovere e il destino urbinate della 'Flagellazione' e della 'Cittą ideale'
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Giulia Brusori La 'Sacra Famiglia con San Giovannino' di Marsiglia: una nuova proposta per Giovanni Francesco Bezzi, detto il Nosadella
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Felice Mastrangelo Un inedito 'San Paolo' di Giovanni Francesco Bezzi, detto il Nosadella
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Gloria Antoni Un pregevole esordio. Gli interventi di Jacopo Zucchi in Palazzo Vecchio prima del Salone dei Cinquecento (1557-1563)
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Tommaso Tovaglieri Un dipinto firmato e datato di Francesco Curradi
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Stefania Stefani Perrone Novitą su Tanzio da Varallo e i suoi fratelli
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Alessandro Brogi Luce riflessa su un dipinto perduto di Ludovico Carracci
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Giuseppe Porzio Da Massimo Stanzione a Guido Reni. Storia e memoria tra Napoli e Massa Lubrense
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Andrea Daninos La 'Nativitą' e la 'Deposizione' di Gaetano Giulio Zumbo, da Genova a Parigi. Con una nota su Sebastiano
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Miriam Giovanna Leonardi Enrico Costa a Bogotį. Sulle tracce di un desaparecido della storia dell'arte
vai all'articolo » pp. 150-165