Luce riflessa su un dipinto perduto di Ludovico Carracci

Alessandro Brogi
L’intervento rende noto uno smagliante dipinto su rame con un’‘Adorazione dei Magi’, apparso recentemente sul mercato francese, che ripete con qualche variante un’invenzione già nota e ben documentata del grande pittore bolognese Ludovico Carracci: ovvero quella che si poteva ammirare in un dipinto su tela, di medio formato e perduto nel corso della Seconda Guerra Mondiale, su una parete laterale della cappella Poggi in San Bartolomeo di Reno a Bologna; a sua volta pendant di un altro, egualmente perduto, illustrante una ‘Circoncisione’. Entrambi i dipinti sono stati oggetto nel tempo di riproduzioni a stampa. L’autore sostiene che il nuovo rame meriti lo status di replica autografa di destinazione privata, sulla scorta di eloquenti confronti con opere certe dell’artista databili agli inizi dell’ultimo decennio del Cinquecento, allorché il linguaggio di Ludovico e la sua poetica risultano profondamente segnati dalla scoperta del grande Cinquecento veneziano. Le poche ma significative varianti e soprattutto la superba qualità confortano tale ipotesi. Questa aggiunta al catalogo dell’artista permette di misurare l’intensità della virata veneziana messa in atto dal Carracci senior in quel breve torno d’anni, proprio perché si trova a replicare, senz’altro su richiesta di un privato, una composizione antecedente, databile ancora entro i giovanili anni ottanta del Cinquecento, rivestendola di una nuova, splendente coltre cromatica.

Indice

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