Le cappelle Petroni e Spinelli nella chiesa dei Servi a Siena e i loro affreschi (con un complemento sulla ‘Madonna delle anime' e il ‘Giudizio' nella navata destra)

Elena Marta Manzi
Il presente lavoro costituisce la prosecuzione del contributo Le cappelle Petroni e Spinelli nella chiesa dei Servi a Siena e i loro affreschi: necessità di una revisione – pubblicato sul precedente numero di 'Prospettiva' a firma di Vittoria Pipino e della scrivente – estendendo la ricerca alla cappella ex Spinelli, di cui sono state analizzate le vicende costruttive e le testimonianze figurative. Edificata secondo le volontà del maestro di legname Guidino d'Accorso, il quale dettava testamento il 9 novembre 1334, la cappella custodisce un ciclo di dipinti murali riportati alla luce durante la campagna di restauri intrapresi nell'area presbiteriale negli ultimi decenni dell'Ottocento. Di peculiare rilievo, all'interno del programma iconografico – nel complesso volto a celebrare il dies natalis di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista, ai quali era intitolata la cappella sin dalla sua edificazione –, è il santorale dedicato ai beati della congregazione servita, che fornisce alcuni importanti termini cronologici per la datazione degli affreschi e ben dimostra l'ingerenza dei Servi nella decorazione di una cappella di patronato privato. La ricerca vorrebbe, inoltre, chiarire la paternità dei murali, lungamente dibattuta dalla critica del Novecento, che spesso e volentieri ha considerato gli affreschi Spinelli e Petroni come il prodotto della medesima campagna decorativa, probabilmente complicandone le vicende attributive. Accanto alla presenza di Niccolò di Segna, già riconosciuta nella recente letteratura critica, si propone di identificare la mano di Bartolomeo Bulgarini. Le ultime pagine sono dedicate al frammentario 'Giudizio Universale' della controfacciata e alla rappresentazione della 'Madonna delle anime', che oggi vediamo inquadrata da una cornice di stucco cinquecentesca. Il culto della Vergine in qualità di advocata peccatorum, in questa sede raffigurata anche come Madonna del manto, dovette avere molta fortuna presso i Servi di Maria, come dimostrano gli affreschi delle congregazioni di Pavia e, soprattutto, di Todi.

Indice

Roberto Bartalini e Raffaele Marrone La Morte e la Salvezza. La (cosiddetta) 'Allegoria della Redenzione' di Ambrogio Lorenzetti e la confraternita senese dei Disciplinati
vai all'articolo » pp. 3-31
Elena Marta Manzi Le cappelle Petroni e Spinelli nella chiesa dei Servi a Siena e i loro affreschi (con un complemento sulla 'Madonna delle anime' e il 'Giudizio' nella navata destra)
vai all'articolo » pp. 32-55
Antonio Mazzotta Tiziano e Ferrara: una pala giovanile ricostruita
vai all'articolo » pp. 56-71
Marco Fagiani L''Assunzione di Maria' di Giacinto Brandi nella chiesa di Santa Maria in Organo a Verona: per una nuova cronologia
vai all'articolo » pp. 72-77
Fabio Belloni Il tutto nell'uno. Giulio Paolini e Jorge Luis Borges
vai all'articolo » pp. 78-87
Giovanni Agosti Un carteggio esemplare
vai all'articolo » pp. 88-101
Giovanni Agosti e Alessandro Bagnoli Libera circolazione
vai all'articolo » p. 102