Due opere di Camillo Procaccini in Toscana e un episodio di storia del collezionismo

Giovanni Renzi
Eccellenza. Coll'opera del Professor Traballesi furono scelti e trasportati dalla Certosa di Pavia nel Ginnasio di Brera sei antichi dipinti in Tavola di Soggetti Sacri, per uso della Galleria Imperiale di Vienna, quali presentati in appresso al nominato Professore, all'occasione del soggiorno in Milano di S.M.I. nell'anno 1782, non hanno incontrato il sovrano aggradimento a motivo di essere la Galleria Imperiale diggià fornita di altre opere di maggior pregio delli Stessi Autori e però doversi procurare opere di Autori più moderni. Anche l'antico dipinto asserito di Leonardo trasportato dalla Chiesa di San Francesco di questa Città nello spedale di S.ta Caterina, avendo incontrato la stessa sorte, è stato venduto nello scorso mese di Agosto al Professore Inglese Amilton. Così, nel 1786, scrive Giacomo Melzi, spregiudicato collezionista milanese. L'obiettivo, neppure troppo velato, è ottenere da parte delle autorità austriache l'autorizzazione all'acquisto di sei tavole provenienti dalla Certosa di Pavia. Allo scopo, nel tentativo di far leva su sempre efficaci argomenti nazionalistici, è evocata la vicenda che aveva condotto, l'anno precedente, all'esportazione della versione londinese della 'Vergine delle rocce'. L'alternativa, sembra suggerire il collezionista, è lasciare che i dipinti vengano acquistati dal milanesissimo Melzi: come infatti avverrà.

Indice

Alessandro Bagnoli Mariano d'Agnolo Romanelli e il Reliquiario di San Marco papa: un recupero dello smalto 'a figure risparmiate' alla fine del Trecento
vai all'articolo » pag. 3-11
Elisabetta Cioni Per Matteo di Mino di Pagliaio. Nuove considerazioni sull'oreficeria senese della seconda metà del Trecento
vai all'articolo » pag. 12-46
Maria Falcone Sul Monumento funebre di Margherita di Brabante, sulla Tomba del doge Tommaso Campofregoso e su altre opere liguri del Quattrocento
vai all'articolo » pag. 47-89
Gianluca Amato Il 'Cristo deposto' di Francesco di Giorgio ai Servi di Siena
vai all'articolo » pag. 90-141
Annamaria Petrioli Tofani Per un catalogo dei disegni di Agostino Melissi agli Uffizi
vai all'articolo » pag. 142-173
Gianmarco Russo Longhi lettore di Vasari
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Anna Santucci Lo 'Pseudo-Vitellio' degli Uffizi (e altri 'Pseudo-Vitellio' a Firenze tra XVI e XIX secolo)
vai all'articolo » pp. 200-217
Jörg Deterling Un 'Apollo' in altorilievo dalla collezione Giustiniani
vai all'articolo » pag. 218-220
Anna Anguissola Osservazioni sul catalogo delle sculture di Dresda: il caso dei “quattro faunetti giovani antichi”
vai all'articolo » pag. 221-225
Valentina Balzarotti Pellegrino Tibaldi in Sant'Andrea in via Flaminia
vai all'articolo » pag. 226-232
Giovanni Renzi Due opere di Camillo Procaccini in Toscana e un episodio di storia del collezionismo
vai all'articolo » pag. 233-251
Luca Fiorentino Cornelis De Bie e Gian Lorenzo Bernini: osservazioni in merito alla fortuna critica berniniana nel Seicento
vai all'articolo » pag. 252-261
Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa Polemica e pace sul “Grechetto”
vai all'articolo » pag. 262-273
Giovanni Agosti Per Enzo Mengaldo, tra due linguaggi
vai all'articolo » pag. 274-282