Appunti su una guida seicentesca di Roma dalla biblioteca di Giuliano Briganti

Thanks to good connections with the papal court (starting with the Albani family), in 1692 two German monks were sent to Rome on behalf of the Bridgettine order to once again take possession of its house and church of Santa Brigida in Piazza Farnese. This was a temporary turning point in the life of the order which, according to the will of the Swedish saint, had hosted pilgrims in that very building for centuries until the Reformation. The article deals with a recently discovered manuscript composed by one of those monks, Benedict Schraivogel (1665-1713), which dates from 1697, five years after his arrival in Rome. The manuscript, formerly in Giuliano Briganti's private library, is now in a public art history library in Siena. It is loosely inspired by Ottavio Panciroli's guide to the city, I tesori nascosti nell'alma città di Roma (1600). The author summarises it, translates it into Latin and, as a complete amateur, also adds illustrations to the volume, providing further testimony of the great fame of Panciroli's guide between the 17th and 18th centuries. Yet Schraivogel goes beyond this, adapting that text to his own autobiographical needs. The manuscript is in fact part of a larger project, which also included his contemporary drawings of Bridgettine buildings that are currently in the Bayerisches Hauptstaatsarchiv in Munich. In this way Schraivogel aimed to make new Roman possessions known to the German friars of his order, possibly in order to publish a guide “in aedibus S. M. Birgittae”; his work thus hands down to us a complete record of the original aspect of that heritage. Benedict Schraivogel's manuscript is undoubtedly an outstanding document recounting the history of the Bridgettine order and the appearance of Rome in the eyes of a German monk at the end of the 17th century.

Indice

Aegyptiaca ligoriana: Iside e il “gran bubo” da Villa Adriana al giardino del Quirinale
vai all'articolo » pag. 2-27
Il polittico di San Clemente di Agostino De Marchi e Marco Zoppo: documenti, cronologia e stile
vai all'articolo » pag. 28-49
Angiolo Del Santo, uno scultore votato alla grafica nelle copertine di 'Vita d'Arte'
vai all'articolo » pag. 50-63
Una nuova tomba dell'Orientalizzante recente a Tivoli nel quadro dei rapporti tra Valle dell'Aniene e contigue comunità italiche
vai all'articolo » pag. 64-73
Tre identificazioni di statue antiche dalle incisioni di Giovanni Battista de Cavalieri
vai all'articolo » pag. 74-75
“Bonamicho excellentissimo maestro”. Sul Buffalmacco di Luciano Bellosi
vai all'articolo » pag. 76-87
Trionfalmacco per Pisa
vai all'articolo » pag. 88-94
La frammentaria epigrafe dipinta nella 'Resurrezione' di Piero della Francesca: un'ipotesi di ricostruzione
vai all'articolo » pag. 95-97
Nuove ricerche su San Giovanni di Verdara in Padova: il vescovo Pietro Barozzi e la bottega di Pierantonio Degli Abati
vai all'articolo » pag. 98-109
Sull'attività giovanile di Antoniazzo Romano: il trittico della 'Madonna del Buon Consiglio' per Zagarolo
vai all'articolo » pag. 110-123
Un 'San Giovannino' in terracotta di Andrea Sansovino
vai all'articolo » pag. 124-143
Una precisazione sullo “scrittoio” di Margherita d'Austria
vai all'articolo » pag. 144-147
Un lungo equivoco: i 'Santi Giacomo Minore e Filippo' di Paolo Veronese da Lecce a Dublino
vai all'articolo » pag. 148-163
Un'altra traccia di Tanzio a Napoli
vai all'articolo » pag. 164-183
Bernini pittore: la ricomparsa del 'Ritratto di giovane uomo' Costa
vai all'articolo » pag. 184-185
Appunti su una guida seicentesca di Roma dalla biblioteca di Giuliano Briganti
vai all'articolo » pag. 186-195