Il polittico di San Clemente di Agostino De Marchi e Marco Zoppo: documenti, cronologia e stile

The polyptych made by Agostino De Marchi and Marco Zoppo for the Bolognese church of San Clemente in the Collegio di Spagna is a very early expression of the new Renaissance style in Bologna. The intention here – backed up by a re-examination of partly unpublished documents and stylistic analysis of the piece as a whole – is to sustain that the work of the woodcarver and the work of the painter were planned concurrently, and this determined a substantial continuity in terms of execution. The completion of the retable, including the painted part, can therefore be dated to no later than the spring of 1459, corresponding therefore with the final payments received by Agostino De Marchi. The study also focuses on the distinctive techniques adopted by Zoppo and on his highly original capacity to mediate between the perspective and compositional innovations assimilated during his stay in Padua and the chromatic qualities of the Florentine “painting of light” which had arrived in Emilia thanks to the activity there of Piero della Francesca.

Indice

Aegyptiaca ligoriana: Iside e il “gran bubo” da Villa Adriana al giardino del Quirinale
vai all'articolo » pag. 2-27
Il polittico di San Clemente di Agostino De Marchi e Marco Zoppo: documenti, cronologia e stile
vai all'articolo » pag. 28-49
Angiolo Del Santo, uno scultore votato alla grafica nelle copertine di 'Vita d'Arte'
vai all'articolo » pag. 50-63
Una nuova tomba dell'Orientalizzante recente a Tivoli nel quadro dei rapporti tra Valle dell'Aniene e contigue comunità italiche
vai all'articolo » pag. 64-73
Tre identificazioni di statue antiche dalle incisioni di Giovanni Battista de Cavalieri
vai all'articolo » pag. 74-75
“Bonamicho excellentissimo maestro”. Sul Buffalmacco di Luciano Bellosi
vai all'articolo » pag. 76-87
Trionfalmacco per Pisa
vai all'articolo » pag. 88-94
La frammentaria epigrafe dipinta nella 'Resurrezione' di Piero della Francesca: un'ipotesi di ricostruzione
vai all'articolo » pag. 95-97
Nuove ricerche su San Giovanni di Verdara in Padova: il vescovo Pietro Barozzi e la bottega di Pierantonio Degli Abati
vai all'articolo » pag. 98-109
Sull'attività giovanile di Antoniazzo Romano: il trittico della 'Madonna del Buon Consiglio' per Zagarolo
vai all'articolo » pag. 110-123
Un 'San Giovannino' in terracotta di Andrea Sansovino
vai all'articolo » pag. 124-143
Una precisazione sullo “scrittoio” di Margherita d'Austria
vai all'articolo » pag. 144-147
Un lungo equivoco: i 'Santi Giacomo Minore e Filippo' di Paolo Veronese da Lecce a Dublino
vai all'articolo » pag. 148-163
Un'altra traccia di Tanzio a Napoli
vai all'articolo » pag. 164-183
Bernini pittore: la ricomparsa del 'Ritratto di giovane uomo' Costa
vai all'articolo » pag. 184-185
Appunti su una guida seicentesca di Roma dalla biblioteca di Giuliano Briganti
vai all'articolo » pag. 186-195