Francesco Fanelli: considerazioni sull'attività genovese

The arrival in Genoa of the Florentine sculptor Francesco Fanelli (1577 – post 1662) in the early 17th century can be seen as part of a more extensive series of contacts with Florence that had seen in the painter Giovanni Battista Paggi, on excellent terms with Giambologna, an intermediary for important commissions. Through an analysis of the documented production, the present work examines the sculptor's Genoese activity, highlighting Fanelli's role as an innovator who would seem to have had an effect on the conventional models proposed by the families of Lombard sculptors present in the city and particularly on the development of Tommaso Orsolino.

Indice

Paolo Parmiggiani Benedetto da Maiano in Ungheria: i ritratti di Mattia Corvino e di Beatrice d'Aragona a Budapest
vai all'articolo » pp. 2-38
Roberto Bartalini Sulla camera di Alessandro e Rossane alla Farnesina e sui soggiorni romani del Sodoma (con una nota di Girolamo Genga a Roma e le sue relazioni con i Chigi)
vai all'articolo » pp. 39-73
Donatella Pegazzano I 'Cardinali guerreggianti'. Dipinti inediti di Giovan Battista Vanni per monsignor Lorenzo Corsi
vai all'articolo » pp. 74-94
Valentina Manganaro Dionisio Mazzuoli da scalpellino ad architetto, e il restauro in stile “goto” della facciata meridionale del Duomo di Siena (con un'aggiunta al catalogo di Nicola Pisano)
vai all'articolo » pag. 95-116
Monica Butzek Ancora su Dionisio Mazzuoli: il testamento e l'inventario della sua eredità
vai all'articolo » pp. 117-127
Anna Maria Riccomini Contributi alla ritrattistica di età severiana dalla collezione Gonzaga
vai all'articolo » pp. 128-137
Barbara Agosti Sulla biografia vasariana di Taddeo Zuccaro
vai all'articolo » pp. 136-157
Daniele Sanguineti Francesco Fanelli: considerazioni sull'attività genovese
vai all'articolo » pp. 158-180
Stefano l'Occaso Giuseppe Maria Crespi e altri pittori bolognesi a Salò
vai all'articolo » pp. 181-188